Il Bonus Facciate rappresenta una delle misure più discusse e controverse tra i bonus edilizi. La cosa principale da sapere è che, dal 2021 al 2022, il beneficio fiscale della misura è sceso dal 90% al 60%. Inoltre il Governo Draghi ha messo a punto diverse misure anti-frode, che di fatto hanno modificato le regole relative allo sconto in fattura ed alla cessione del credito, rendendo più complicato l’accesso alla detrazione.
Nonostante tutto il Bonus Facciate continua a rappresentare uno degli strumenti principali per la corretta manutenzione degli immobili, soprattutto quelli in stato di deterioramento. Analizziamo più nello specifico come funziona il Bonus Facciate 2023 e chi può richiederlo.
Gli obiettivi del Bonus Facciate
Il Bonus Facciate persegue due obiettivi: rafforzare la stabilità degli edifici e migliorarli da un punto di vista estetico. Altro obiettivo importante è la messa in sicurezza per la salute pubblica, così da rendere i centri urbani e le periferie delle città protetti e sicuri.
Interventi ammessi anche per tende, persiane e tapparelle
Il Bonus Facciate prevede una detrazione sulla spesa suddivisa in 10 quote annue dello stesso valore. Tra gli interventi rientrano i lavori di recupero o di restauro degli immobili, come appunto quelli effettuati sulla facciata esterna dove sono presenti tende, persiane e tapparelle.
Bisogna poi prestare attenzione alla collocazione degli immobili, che deve essere di pertinenza delle zone A per il centro storico e delle zone B per quanto riguarda le aree urbanizzate. In base a quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate, il Bonus Facciate può essere cumulato con altre misure già operative.
Chi può richiedere il Bonus Facciate?
Può richiedere il Bonus Facciate chi deve effettuare interventi su immobili già presenti sul territorio, indipendentemente dalla categoria catastale. L’importante è che l’edificio rientri nelle zone A o B.
Sono quindi esclusi tutti quei lavori effettuati su edifici in costruzione o in fase di ricostruzione o di demolizione. Oltre ai singoli cittadini, possono richiedere il Bonus Facciate anche aziende, esercenti arti o professioni, enti e privati.
Altro requisito necessario per accedere al beneficio è la presentazione di una documentazione di detenzione o di possesso relativo all’edificio sul quale saranno effettuati i lavori.
Quali interventi rientrano nel Bonus?
Il Bonus Facciate è destinato a lavori effettuati sulla parte esterna degli edifici, quindi rivolti alla strada e verso luoghi pubblici. Ne sono quindi esclusi i cortili ed i chiostri degli immobili. Non sono ammissibili neanche le spese per il cambio di vetrate, cancelli, portoni ed infissi.
I lavori che rientrano nella detrazione sono i seguenti:
- lavori effettuati sulla parte esterna di un immobile relativi alla pulitura o alla tinteggiatura;
- lavori effettuati per il cambio delle grondaie e discendenti;
- lavori effettuati sui parapetti esterni o destinati a ripristinare il decoro urbano, come il rifacimento dei cornicioni;
- lavori effettuati per impianti presenti sulla zona opaca.
Tra i lavori ammessi anche il cambio e lo smontaggio delle tende solari, poiché rientrano tra gli interventi secondari relativi all’isolamento delle facciate degli edifici, così come gli interventi destinati all’illuminazione notturna dell’immobile.
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