In questo periodo desideri proprio rimettere a nuovo la tua casa, magari sostituendo le porte interne, che sono ormai diventate troppo vecchie? Non solo, ma hai intenzione anche di cambiare parti dell’arredo? Bene, ci sono buone notizie per te: le nuove porte possono usufruire di bonus e sgravi fiscali, cosicché tu potrai pagarle la metà. Vuoi sapere come fare? Te lo spieghiamo qui.
Qual è l’incentivo che si può utilizzare per le porte interne? Il bonus Ristrutturazioni
La prima domanda a cui rispondiamo è la più ovvia: esiste un bonus dedicato alle porte interne? La risposta è no. Questo però non deve farti demordere nella richiesta del bonus. L’incentivo infatti c’è, ma è “nascosto” tra gli altri. Di sicuro avrai sentito parlare di aiuti come l’Ecobonus al 50% e il Superbonus 110%, oltre al Bonus Infissi. I quali sono davvero convenienti, anche se non affatto semplici da attuare e ricevere, per via di regole e passaggi burocratici a cui si deve sottostare. Cominciamo con l’eliminare il Superbonus 110, perché troppo complicato, e dall’iter impossibile solo per delle porte interne. Tuttavia, la possibilità di avere una detrazione del 50% sui costi c’è, ed è quella data dal Bonus Ristrutturazioni.
Prorogate fino al 2024 le detrazioni al 50% per spese di ristrutturazione e manutenzione
Il bonus Ristrutturazioni è stato prorogato, dalla più recente Legge di Bilancio, fino al 2024. Tale incentivo consente di usufruire di detrazioni fiscali del 50% per interventi che si intendano effettuare alla propria abitazione, come ristrutturazioni, restauri, risanamenti conservativi, ma anche semplici interventi di manutenzione. Tra questi interventi rientra anche la sostituzione delle porte interne in abitazione. A patto però che tale intervento venga attuato insieme ad un altro di manutenzione. Quindi, in parole povere: puoi ricevere uno sgravio e una detrazione del 50% sulla spesa se hai intenzione di sostituire le porte interne a condizione che accanto tu inserisca, ad esempio, il rifacimento dell’impianto di riscaldamento, oppure di quello elettrico, etc. Insomma: accanto alle porte interne nuove dovrai aggiungere una manutenzione straordinaria che preveda la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), o lavori che prevedano una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Il bonus Mobili NON comprende la sostituzione delle porte interne
Ricapitolando, allora: se desideri avere a disposizione degli sgravi fiscali e detrazioni sulla spesa del 50% per la sostituzione delle porte interne della tua casa potrai usufruire del Bonus Ristrutturazioni. La detrazione si potrà ottenere fino ad una spesa massima di 96 mila euro, per lavori che abbiano come oggetto una riqualificazione edilizia, e una manutenzione ordinaria oppure straordinaria. Se hai intenzione di limitarti alla sola sostituzione delle porte interne, senza affiancare un altro lavoro di manutenzione allora non potrai ottenere questo incentivo. E se a questo punto stavi pensando al bonus Mobili, resterai di nuovo deluso, in quanto la sostituzione delle porte interne non rientra in questo incentivo. Questo non lo diciamo noi ma l’Agenzia delle Entrate, che in uno dei documenti relativi agli incentivi governativi sottolinea come dal Bonus Mobili “è escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo”.
Affidati sempre a professionisti competenti
Chiudiamo quest’articolo con un ultimo consiglio: non affidarti al fai da te per richiedere un bonus governativo, in quanto l’iter burocratico per ottenerlo è piuttosto complesso e rischieresti di scoraggiarti e lasciar perdere. Affidati invece sempre ad un professionista del settore, che con la sua esperienza saprà come consigliarti nei passaggi che dovrai effettuare per ottenere gli sgravi fiscali di cui hai bisogno.
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