Come regolarsi in caso di sostituzione delle tapparelle? Appartengono al proprietario oppure al condominio? C’è bisogno dell’autorizzazione dell’assemblea condominiale per sostituire le tapparelle? Abbiamo deciso di parlarne perchè pensiamo possa ritornare utile a coloro che ci sceglieranno come rivenditori di tapparelle in Friuli.
In ambito condominiale il limite tra privato e pubblico spesso è molto sottile, perciò in questo articolo analizziamo con attenzione come procedere alla sostituzione delle tapparelle senza incorrere in alcun problema.
A chi appartengono le tapparelle?
Innanzitutto chiariamo una cosa sulla quale c’è spesso un po’ di confusione: senza ombra di dubbio le tapparelle appartengono alle abitazioni, quindi ai singoli proprietari. Anche la manutenzione e l’eventuale sostituzione spettano al proprietario che quindi deve farsi carico delle spese.
Per la sostituzione delle tapparelle è richiesta l’autorizzazione dell’assemblea condominiale?
Generalmente la sostituzione delle tapparelle non richiede l’autorizzazione del condominio, proprio perché appartengono ad un singolo proprietario e non rientrano tra le cose comuni. L’autorizzazione è invece richiesta solo nel caso in cui sia esplicitamente indicato nel regolamento contrattuale del condominio e nel titolo d’acquisto.
Solo in questi casi è richiesta l’autorizzazione dell’assemblea condominiale, ma sono situazioni più uniche che rare. Ciò non significa però che il proprietario può sostituire le tapparelle a suo piacimento, in quanto ci sono comunque delle regole da rispettare.
Quali sono le regole da rispettare per la sostituzione delle tapparelle?
Il condomino non può effettuare delle opere, compresa la sostituzione delle tapparelle, che provochino danni alle parti comuni dell’edificio, che ne pregiudichino la stabilità o che ne rovinino il decoro architettonico. Inoltre gli interventi devono sempre essere comunicati all’amministratore, che ha il compito di riferirlo all’assemblea.
Il decoro architettonico rappresenta l’estetica del fabbricato che non può essere deturpato o rovinato. Per questo motivo le tapparelle vanno scelte con una certa oculatezza e devono integrarsi perfettamente con l’esterno del fabbricato, senza provocare antiestetici contrasti. Ad esempio, se tutte le tapparelle sono verdi, non è possibile montare tapparelle rosse, gialle o arancioni perché rappresenterebbero uno schiaffo al decoro architettonico del fabbricato. Si deduce che anche la tipologia di tapparella deve essere simile a quella già presente.
Rapporto tra condomino e assemblea
Il condomino, prima di procedere a lavori che riguardano oggetti di sua proprietà, deve comunque comunicarlo all’amministratore, affinché questi possa riferirlo all’assemblea.
È però opportuno evidenziare un aspetto: l’avviso all’amministratore può essere considerato come una sorta di cortesia verso gli altri condomini, in quanto non è richiesta l’approvazione dell’assemblea per procedere alla sostituzione delle tapparelle. I condomini vengono semplicemente informati degli imminenti lavori, quindi possono adottare le contromisure necessarie per tutelare le proprie abitazioni.
C’è poi da analizzare il caso inverso: cosa succede quando l’assemblea delibera che i condomini devono sostituire le tapparelle nel rispetto del decoro architettonico dell’immobile?
In realtà l’assemblea non ha il potere di imporre ad un inquilino la sostituzione delle tapparelle, proprio perché sono di sua proprietà esclusiva e non rientrano tra le parti comuni dell’edificio.
Tuttavia bisogna ricordare che le tapparelle fanno comunque parte del decoro architettonico. Se quindi risultano particolarmente rovinate ed usurate, tanto da provocare un danno di natura estetica all’edificio, l’amministratore può diffidare il condomino spronandolo a provvedere alla sostituzione.